Quando andare dallo psicologo
Ce la faccio da solo!
10 pregiudizi sullo psicologo – parte II
In quest’articolo analizzerò alcuni pregiudizi e dei falsi miti che circondano la figura dello psicologo, precedentemente elencate nel precedente articolo Cosa pensa la gente dello psicologo.
1. Lo psicologo è per i matti
Viene subito da pensare: “io non sono matto, non ho nessun disturbo psichico, dunque perché andare dallo psicologo per il mio problema?”
Quest’idea di senso comune non tiene conto del fatto che lo psicologo può offrire un aiuto qualificato per problematiche molto comuni e diffuse quali difficoltà personali o problemi relazionali, momenti di crisi e di stress, scelte o decisioni da compiere, oltre che per i disturbi psichici.
Difficoltà e crisi le attraversiamo tutti (si, anche gli psicologi) e possono essere momenti molto impegnativi e difficoltosi da gestire. Un professionista psicologo può offrire un aiuto qualificato e competente per problemi e difficoltà che perdurano nel tempo.
2. Lo psicologo è per i deboli
Difficilmente siamo disposti ad ammettere le nostre debolezze. Generalmente siamo più portati a pensare di farcela da soli, credendo che ciò possa aumentare il nostro valore. È un’idea comune e diffusa che può provocare persistenza e alimentare ulteriormente il problema.
Intendiamoci, sapersela cavare con le proprie risorse è una delle più grandi soddisfazioni che possiamo provare e di certo fa bene all’idea che abbia di noi stessi (autostima), ma non sempre le nostre migliori intenzioni bastano a gestire le difficoltà.
Infatti i problemi hanno la caratteristica di coinvolgerci molto sul piano razionale ed emotivo e non sempre ci lasciano la lucidità e la distanza adeguata a vedere tutte le opzioni e strategie possibili per uscire da quella situazione.
È più facile guardare le cose da un punto di vista differente quando non siamo coinvolti in prima persona, ovvero offrire aiuto ad altri piuttosto che risolvere i problemi personali.
Inoltre riconoscere disagi e difficoltà personali (senza attribuirli agli altri) è un grande atto di forza e di onestà verso sé stessi.
La continua ricerca di soluzioni in autonomia ai propri problemi, soprattutto a fronte di tentate soluzioni infruttuose, può portare paradossalmente ad ingigantire il problema o a modificarlo in qualcosa di ancora più complesso. È il fenomeno della soluzione che diventa il problema, già noto agli esperti problem solving.
Lo psicologo in qualità di esperto di come si formano, si gestiscono e si risolvono i problemi psicologici, può essere la figura professionale adatta ad accompagnare le persone nell’attivazione di risorse e capacità utili per trovare le soluzioni ai propri problemi.
Chiudo lasciando alcune riflessioni su questo tema. Vi è mai capitato di trovarvi in difficoltà a prendere una decisione? Valutando le opzioni possibili, queste sembravano razionalmente uguali oppure la paura di perdere qualcosa di importante scegliendo una delle alternative era bloccante? Com’è stata possibile la scelta?
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