Come far fallire la comunicazione nella coppia – parte I
Se vuoi drizzare una cosa, impara prima tutti i metodi per storcerla di più
(antico proverbio cinese)
Questo articolo parla di rapporti di coppia e di comunicazione.
Quello che si dice e il modo in cui lo si dice può generare relazioni soddisfacenti o conflittuali.
La qualità della comunicazione genera la qualità dei rapporti tra le persone ed è uno strumento molto potente per gestire le relazioni di coppia.
In quest’articolo illustrerò come alcune modalità comunicative possano generare insoddisfazione e malcontento tra partner.
Prima di arrivare ad una terapia di coppia può essere utile riconoscere tali modalità ed evitarle per ottenere sin da subito un significativo miglioramento della comunicazione e della qualità dei rapporti.
Provate ad immaginare un rientro a casa dopo una lunga e sfiancante giornata di lavoro. Con il vostro partner la situazione è già da tempo ricca di litigi, incomprensioni, contrasti, ripicche e dunque vi aspettate di essere attaccati o di poter attaccare per qualsiasi futile e pretestuoso motivo, appena messo il piede in casa.
Invece il vostro partner vi accoglie con uno splendido sorriso, vi abbraccia affettuosamente, vi fa sedere sul divano togliendovi di dosso le pesanti borse della spesa e vi chiede se volete sorseggiare qualcosa in attesa che l’acqua nella vasca da bagno sia calda al punto giusto per voi. Il vostro stupore iniziale lascia il posto ad un atteggiamento sempre più sciolto e rilassato, mentre sentite queste parole pronunciate in tono pacato e rassicurante.
“Cara, è da un po’ che le cose tra noi non vanno come desideriamo. Ultimamente ho notato il tuo malessere quando rientri a casa e penso che tu possa avere dei problemi personali o di lavoro che ti hanno portato ad essere meno carina e attenta nei miei confronti. D’altronde anche io nell’ultimo periodo sono nervoso per motivi personali e ciò mi ha portato spesso a sfogare la mia frustrazione contro di te. Vorrei che non fosse così, vorrei che io e te riuscissimo ad esserci d’aiuto in questi momenti di difficoltà, perché già in passato è stato così. Forse se ci dedicassimo un po’ di tempo in più, riusciremmo a stare meglio insieme e magari anche i nostri problemi potrebbero essere ridimensionati”.
Vi sentireste ancora di attaccare o recriminare qualcosa dopo un discorso del genere o vorreste cambiare il vostro atteggiamento nei confronti del partner?
A meno che non vogliate andare verso la rottura totale, non potrete che essere d’accordo e avere voglia di essere ancora più attenti, dolci e affettuosi con il vostro partner, proprio perché questo dialogo vi ha fatto sentire compresi e accolti, non condannati o sgridati, ma apprezzati e quasi spinti a fare meglio. Sentirete di apprezzare ancora di più la persona al vostro fianco.
Un possibile contrasto, in una situazione come questa, si è trasformata in un’occasione di contatto e affetto.
Immaginate ora i vostri rientri in casa…quanto si avvicinano a questo dialogo?
Si potrebbe pensare che la naturale differenza tra i quotidiani rientri a casa e quello della situazione presentata risieda nelle qualità personali dei partner o nella grave realtà dei problemi quotidiani.
In realtà la differenza risiede nel fatto che la persona della situazione immaginata ha utilizzato una modalità di comunicazione che ha permesso di evitare il conflitto e di creare maggiore comprensione, vicinanza e affetto nella coppia. La persona della situazione voleva proprio creare questo tipo di situazione e non un conflitto.
Questo tipo di comunicazione ha reso possibile la trasformazione di una situazione potenzialmente critica, in una dove il cambiamento è possibile, è costruttivo ed è un processo di ricerca condiviso sui modi per realizzarlo.
Nelle interazioni con le persone alle quali siamo legati affettivamente non esiste un vincitore o un perdente, ma si vince entrambi o si perde entrambi. Vittorie e sconfitte si costruiscono a tavolino più o meno consapevolmente e utilizzando precise modalità comunicative che generano proprio i risultati attesi.
Le teorie della comunicazione ci dicono che alcune modalità comunicative producono proprio il fallimento della relazione, in qualsiasi contesto esse vengano utilizzate. In una relazione di coppia può essere utile conoscere e individuare queste modalità per evitarle al fine di diminuire i contrasti e le incomprensioni.
Prima di vedere quali sono le modalità per far fallire la comunicazione è necessario ricordare che ogni comunicazione, verbale o non verbale, è composta da due aspetti:
- cosa diciamo: è l’informazione che vogliamo trasmettere, il contenuto della comunicazione;
- come lo diciamo: sono le modalità con le quali trasmettiamo il messaggio che ci danno informazioni sulla relazione tra i comunicanti.
Vediamo allora quali sono alcuni dei modi per far fallire la comunicazione.
1. La mancata coerenza
Quando il contenuto della comunicazione (cosa diciamo) e le modalità usate per comunicare – gli aspetti di relazione – non coincidono.
Ad esempio, ti comunico che “sono felice di vederti” ma mentre faccio questa affermazione mi relaziono con te come se non ci fossi e con un tono di voce tutt’altro che felice.
Quando vi trovate in una situazione di incoerenza simile, a quale aspetto date maggiore importanza? Senz’altro agli aspetti relazionali, relativi al come viene detto il contenuto.
2. Puntualizzare
La puntualizzazione è una modalità comunicativa che usa la spiegazione dei fatti e ci informa di come qualcosa “dovrebbe essere” per funzionare meglio, in termini di cosa è giusto fare, dire, pensare, secondo personali criteri di giudizio.
Come vi sentite quando vi fanno una puntualizzazione?
Il contenuto di ciò che vi viene detto può anche essere razionalmente pertinente e chi puntualizza può anche avere logicamente ragione, ma il modo in cui comunica le proprie argomentazioni vi può irritare e far scattare la voglia di trasgredire.
La cosa peggiore da fare sarebbe rispondere ad una puntualizzazione con una propria puntualizzazione, cioè contrapponendo i propri criteri di giudizio a quelli dell’altro.
3. Recriminare
È la modalità comunicativa tipica dei procuratori in tribunale davanti all’imputato, ovvero: “ti comunico le tue colpe”
Come reagite quando vi recriminano qualcosa?
Quello che può generare questo atto comunicativo è la difesa, la quale può diventare attacco in una spirale simmetrica di attacchi e difesa reciproci tra i contendenti.
4. Rinfacciare
È quell’atto comunicativo con il quale uno dice all’altro quanto soffre oppure usa qualcosa del passato per ottenere qualcosa oggi.
Questo genera due ruoli complementari: quello di vittima e quello di aguzzino, ruoli che si attorcigliano tra di loro e generano un circolo vizioso. Cioè più farò la vittima, più mi sentirò vittima e agirò da vittima, facendoti sentire aguzzino. Ma dato che a nessun piace fare l’aguzzino, la rabbia che si genererà, rinforzerà reazioni di rifiuto e aggressione e dunque genererà a sua volta l’essere vittima dell’altro. Anche in questo caso si genera un’escalation di incomprensione.
Attingere dal passato è una variante di questa modalità comunicativa, nella quale un episodio pregresso e non più presente viene usato per attribuire colpe e misfatti – ad una vittima o ad un aguzzino – o giustificare qualche aspetto relativo al presente.
Rinfacciare qualcosa del passato è un gesto molto potente da parte di chi lo compie perché si fonda sul presupposto implicito che l’altro non ricordi esattamente la stessa cosa e dunque non potrà difendersi se non rinfacciando qualcos’altro o attaccando in qualche altro modo.
Rivangare il passato è sempre una strategia fallimentare perché si fa riferimento a qualcosa che, per definizione, è impossibile cambiare nel presente.
5. Predicare
L’atto comunicativo della predica è quello di imporre cosa è giusto o sbagliato a livello morale e usare ciò per giudicare il comportamento altrui.
Come reagite quando sentite una predica? Non si può che pensare alla trasgressione…
Dunque cominciare a riconoscere queste modalità tipiche per far fallire la comunicazione è già un primo passo per iniziare a cambiare.
Laddove siano presenti modalità comunicative che continuano a generare conflitti e insoddisfazione nei partner, può essere opportuno rivolgersi ad uno specialista per valutare una psicoterapia di coppia.
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