Il senso di colpa
Provare un senso di colpa è un’esperienza molto comune.
Questa espressione indica la sensazione sgradevole di aver commesso un danno o di aver trasgredito una norma sociale condivisa.
Da un punto di vista sociale e relazionale, lo scopo di tale sentimento può essere quello di attivarci a comportamenti pro-sociali – ovvero tutti quei comportamenti che mettiamo in atto per salvaguardare le relazioni con gli altri – dunque lo scopo del senso di colpa potrebbe essere quello di riparare ai nostri errori o indennizzare l’altro delle sofferenze che pensiamo di avergli provocato.
Talvolta il senso di colpa diventa spropositato e possiamo sentirci responsabili in modo esagerato rispetto agli effetti delle nostre azioni.
Oppure sentiamo di non aver fatto abbastanza in una certa situazione.
In entrambi i casi, il pensiero della nostra responsabilità diventa come un’ossessione, una continua autoaccusa che genera sentimenti di tristezza, rabbia e risentimento rivolti verso sé stessi e una generale sensazione di incapacità.
Spesso il senso di colpa viene proiettato nell’ambiente ovvero, senza rendercene conto, attribuiamo ad un’altra persona il nostro risentimento e ci sembra veramente che questo venga dall’esterno, lasciandoci con la sensazione di aver commesso qualcosa di malvagio o sbagliato.
La psicoterapia può aiutare a ridimensionare il senso di responsabilità che ci attribuiamo in modo eccessivo, in un percorso di scoperta e di espressione dei motivi del proprio risentimento, in modo da poter esprimere i propri desideri e le proprie richieste all’altro in forma esplicita.
Uno spunto di riflessione finale.
Si pensi a come sarebbero andate quelle situazioni in si è pensato di essere stati responsabili di qualche danno ad altri. Cosa sarebbe successo se si fosse fatto ancora meno per ridurre il danno?
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