Che cos’è l’EMDR
L’acronimo EMDR significa Eye Movement Desensitization and Reprocessing e si può tradurre con movimento degli occhi che desensibilizza e riprocessa i ricordi, di modo che perdano la carica emotiva disturbante.
La ricerca scientifica e l’OMS hanno riconosciuto l’EMDR come trattamento evidence based per il Disturbo da Stress Post Traumatico, cioè adatto a persone che hanno vissuto eventi stressanti o fortemente emotivi come incidenti, malattie, lutti, perdite e relazioni disfunzionali.
Le esperienze traumatiche e stressanti possono influire sulle percezioni di valore di sé (autostima), sulla sicurezza di sé e degli altri (fiducia) e sul senso di controllo della propria vita (autoefficacia), dalle quali si generano le convinzioni che orientano l’agire e le interazioni con gli altri.
Il trattamento EMDR si focalizza sul ricordo degli eventi stressanti che possono aver contribuito a sviluppare il disagio o la sofferenza che la persona riporta, ad esempio, in termini di ansie, paure, umore alterato o pensieri ricorrenti e intrusivi.
Alla base c’è la teoria dell’elaborazione adattiva dell’informazione, secondo la quale le informazioni legate all’evento traumatico o stressante non vengono elaborate e integrate adattivamente con il resto dell’esperienza della persona.
Ad es. se ho un brutto litigio con una persona cara, ci ripenso anche nelle ore successive, lo sogno anche di notte, ma dopo un po’ di tempo si risolve in modo adattivo e posso dire che “è stato brutto allora, ma ho imparato che…”, faccio tesoro dell’esperienza.
Ma può accadere che durante una situazione stressante o traumatica, la capacità adattiva venga meno a causa della forte attivazione emotiva (arousal) e della secrezione di una massiccia quantità di adrenalina e cortisolo che possono alterare momentaneamente le capacità cognitive di razionalizzazione.
Con l’EMDR si lavora sul ricordo dell’esperienza e si stimola la naturale capacità adattiva e risolutiva del nostro sistema naturale.
Il lavoro di desensibilizzazione avviene attraverso i movimenti oculari che possono ridurre la vividità delle immagini e le emozioni negative.
Il riprocessamento avviene ricostruendo una nuova rete di significati attorno al ricordo, ovvero un cambio di prospettiva sull’evento che emerge durante il trattamento, nel presente, quando l’evento viene rielaborato razionalmente.
Con l’EMDR si lavora sui ricordi senza cancellarli, con l’obiettivo di fargli perdere la carica emotiva disturbante.
È un trattamento adatto a tutti, previa valutazione delle situazioni e delle condizioni generali della persona.
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